“Caso Lubrano-felicità”: una provocazione su facebook del candidato a sindaco Piergiorgio Mazzuoccolo precipita nel panico il traballante Giorgio Magliocca – Attesa per un’eventuale interrogazione parlamentare anti-omertà

“Caso Lubrano-felicità”: una provocazione su facebook del candidato a sindaco Piergiorgio Mazzuoccolo precipita nel panico il traballante Giorgio Magliocca – Attesa per un’eventuale interrogazione parlamentare anti-omertà

PIGNATARO MAGGIORE – Una semplice allusione del candidato a sindaco Piergiorgio Mazzuoccolo al “caso Lubrano-Felicità” ha precipitato nel panico più completo il politicamente traballante Giorgio Magliocca. Tutto è cominciato quando Piergiorgio Mazzuoccolo ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un’unica parola, “FELICITAzioni !!”, beffardamente rivolta al sindaco Giorgio Magliocca, che così ha risposto alla provocazione: “Ma soprattutto, anche in questa campagna elettorale, ci terremo lontani dalle provocazioni di basso livello che pure già sono arrivate dai nostri avversari”. In realtà, quando si parla di “Felicità”, pure se nascosta in “FELICITAzioni !!”, a Giorgio Magliocca viene la tremarella al pensiero di eventuali determinazioni – a lui evidentemente sgradite – della prefettura di Caserta, del ministero dell’Interno e della magistratura.
Come è noto, il sindaco di Pignataro Maggiore risulta aver incredibilmente firmato il 4 luglio 2019 un accordo di partenariato “per la legalità” e contro la camorra con l’associazione culturale “Gruppo sociale La Felicità” che faceva riferimento ad Angela Valente, moglie di Gaetano Lubrano. Quest’ultimo (figlio del defunto capomafia “don” Vincenzo Lubrano) è stato condannato in primo grado con il fratello Giuseppe Lubrano (pregiudicato, già sottoposto a sorveglianza speciale) per violenza privata con l’aggravante camorristica ai danni del giornalista e scrittore Salvatore Minieri.
Inoltre, con gravissima responsabilità, tra gli altri, del presidente della cooperativa affidataria “Apeiron” (Emiliano Sanges) e del sindaco Giorgio Magliocca, in un immobile confiscato alla camorra e poi intitolato alla vittima innocente Franco Imposimato (“Villa Imposimato”) fin dal 2018 fu concessa una sede per le attività della stessa lubranesca associazione culturale “Gruppo sociale La Felicità”. L’opinione pubblica si sta chiedendo se anche in altre parti d’Italia – oltre che a Pignataro Maggiore, la “Svizzera dei clan” -, in immobili confiscati alle mafie e intitolati a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella, Boris Giuliano, Salvatore Nuvoletta, don Peppe Diana, Peppino Impastato, Beppe Alfano, Pippo Fava, Giancarlo Siani o ad altre vittime innocenti, si siano concesse sedi ad associazioni culturali facenti capo alle nuore o ad altri parenti dei loro rispettivi assassini. Il capomafia Vincenzo Lubrano, infatti, fu condannato all’ergastolo proprio per l’omicidio di Franco Imposimato.
Ora si attendono gli sviluppi: nella “Svizzera dei clan” ci si domanda se Piergiorgio Mazzuoccolo o qualche altro candidato della sua lista civica vorrà chiedere a un deputato o un senatore di riferimento (dal centrodestra al centrosinistra) di presentare un’interrogazione parlamentare anti-omertà sulla vicenda “Lubrano-Felicità”. Si tratterebbe, nel caso, di una politicamente devastante bomba atomica su Giorgio Magliocca e la sua lista.

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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